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ll fuoco non allenta la sua morsa. Dal centro a sud Italia i roghi devastano la macchia mediterranea. La Sicilia è tra le Regioni italiane più colpite. Da Palermo a Catania gli incendi, alimentati dalle alte temperature di queste caldissime giornata di agosto, l’isola brucia distruggendo ettari di terreno.
«Sono davvero ingenti i danni per le aziende agricole, per le stalle, i magazzini e le abitazioni delle zone colpite – commenta Giovanna Ciralli, vice presidente della federazione siciliana di Sistema Impresa – ed in particolare siamo preoccupati per la distruzione di intere produzioni agricole, ormai andate perdute. Un disastro economico che si somma alla già precaria situazione conseguente alla crisi innescata dalla pandemia. Sistema Impresa Sicilia chiederà per i tanti agricoltori ed allevatori che hanno subito l’ennesima batosta da cui rischiano di non risollevarsi urgenti aiuti e una rapida riprogrammazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione. Sono necessari interventi di maggiore tutela del nostro territorio e, in generale, una migliore gestione degli ecosistemi forestali. Ora è urgente intervenire nel tentativo di tamponare la situazione ma nel lungo periodo dobbiamo ipotizzare un miglioramento di strumenti per la raccolta dati, analisi e reportistica sugli incendi che attualmente sono insufficienti; investire su pratiche di selvicoltura preventiva, soprattutto nelle zone dove abitazioni e aree naturali sono attigue ed infine serve una più attenta prevenzione di atti criminali che hanno portato grande devastazione alla filiera agricola»
Sistema Impresa Sicilia è la federazione regionale che fa capo alla Confederazione Sistema Impresa che conta 167 mila imprese aderenti per circa 1 milione di addetti. Sistema Impresa associa prioritariamente imprese del terziario, del turismo e dei servizi ma anche aziende agricole.
«Bisogna agire e in fretta – commenta il presidente della confederazione nazionale Berlino Tazza – e condivido appieno quanto è stato commentato dalla vice presidente Ciralli. Serve un’azione immediata per sostenere le imprese e le produzioni duramente colpite dagli incendi. In un secondo momento occorre elaborare azioni, come la sostenibilità e la selvicoltura preventiva, finalizzate a tutelare e sviluppare la produttività delle categorie economiche coinvolte. Il territorio siciliano ha molto da offrire sia a livello enogastronomico sia a livello turistico. Abbiamo il dovere di salvaguardare questo patrimonio ed investire risorse per proteggerlo e sostenerlo per la crescita»